aggiornamento: 24.06.2004
“Un augurio”, di Dino Formaggio
Questo è un augurio. Un ottimistico augurio fiducioso nella capacità dell'uomo di progettare lo sviluppo di un pensiero che sorga dalla vita e alla vita ritorni, traducendosi in quotidiana occasione di un uso consapevole e responsabile del mondo - di cose e di idee - e rivivendo lo spinoziano homo homini deus, presa d'atto di quanto l'uomo - per se stesso e per la propria vita di ogni giorno - può già cominciare a progettare a partire dalle proprie stesse mani. Perché l'intelligenza, quella vera, è quella che accompagna la sensibilità al pensiero, con il profondo rispetto per il mondo che si è vissuto e da cui siamo nati - come corpi, e come possibilità di un pensiero che costruisca il futuro.
Un augurio, ancora, al fertile incontro della filosofia con le altre discipline, con la consapevolezza che, in questa nostra condizione, non si comprende mai da soli, potendo soltanto cum prehendere con chi ci sta accanto o ci ha preceduto, sviluppando il proprio - speciale - compito metariflessivo su ogni possibile esperienza di mondo - pensato, immaginato, vissuto - e volgendo, infine, la parola verso un'autentica comunicazione, verso l'agire pratico dell'uomo tra gli uomini. Al filosofo compete comunicare nella società in nome della ragione, con onestà e coraggio. Poi, però, deve anche saper dimostrare tutto questo con l'azione di un “corpo proprio”.
Buon viaggio, dunque, a Itinera, buona fortuna e senza vento.
Illasi, ottobre 2002
Dino Formaggio
Professore emerito
Università degli Studi di Milano