Il progetto di trascrizione del Libro I del Commento alle Sentenze di Giovanni di Mirecourt risponde all'esigenza di collaborare alla creazione di un patrimonio comune di conoscenze, che permetta di condividere i dati raccolti nelle ricerche dei diversi studiosi e funga da stimolo per il dibattito e il confronto fra tutti gli interessati.

Il materiale prodotto nel corso del lavoro è rimasto per lungo tempo inaccessibile per la forma ancora indefinita in cui si presentava, non essendo stato preparato con le caratteristiche necessarie per divenire un'edizione critica in senso stretto, e non essendo semplice, d'altra parte, individuare una veste alternativa che rendesse comunque disponibili i risultati raggiunti.

Si è allora ritenuto che, probabilmente, la soluzione migliore fosse rappresentata da Internet, che consente di disporre di un "luogo" adeguato in particolar modo a progetti che assumono la forma di ipotesi di lavoro in continua evoluzione. Il sito dedicato a Giovanni di Mirecourt, strutturato nel modo più semplice e lineare per facilitarne la consultazione, speriamo possa costituire un esempio accettabile di cosa si può fare sulla strada, oggetto di attente riflessioni da parte di numerosi studiosi, delle edizioni digitali.

Per arrivare a questo stadio del lavoro, si è resa necessaria un'attenta revisione dell'apparato critico, costituito spesso da annotazioni provvisorie, non ancora inserite in una cornice organica e definitiva. Per rendere tale apparato sufficientemente omogeneo, e compatibile con le convenzioni editoriali comunemente accettate, si è stilata, anche grazie alla preziosa collaborazione del prof. Pietro Rossi, una lista di abbreviazioni in base alle quali uniformare il materiale esistente.

Si sono scelti inoltre alcuni testi che potessero fungere da riferimento autorevole. Si tratta dell'edizione di Aristotele, Metaphisica lib. I-XIV nella traduzione di G. di Moerbeke, del Bulletin de la societé internationale pour l'étude de la philosophie médiévale II e del volume Emploi des signes critiques, disposition de l'apparat dans les éditions savantes de textes grecs et latins. Conseil et recommendations, nell'edizione del 1938 rivista e arricchita da A. Delatte e A. Severyns. Nei punti di maggiore difficoltà e in presenza di passaggi lacunosi, si è fatto ricorso direttamente al manoscritti di Torino e Cracovia.

Lucia Caccia Dominioni