Cattedra di Filosofia Teoretica I

Anno accademico 2000-2001

Seminario tenuto in collaborazione con il dott. Roberto Miraglia

Argomento del seminario

Testi relativi al seminario

Partecipanti al seminario

Argomenti delle relazioni scritte

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La frequenza al seminario è condizione necessaria per poter sostituire il punto del 3 del programma d'esame con una delle tesine qui di seguito indicate. Non sono ammesse deroghe di nessun tipo. La tesina (che non deve essere inferiore alle 8-10 cartelle (1 cartella =2000 caratteri)) deve essere consegnata almeno dieci giorni prima della data in cui si intende sostenere l'esame. È naturalmente possibile avere ulteriori chiarimenti rivolgendosi al docente del corso o del seminario

 


A

Il corpo proprio e la cosa materiale

(dott. Roberto Miraglia)

 


B

E. Husserl, Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica, Einaudi Torino, 1976, Libro
secondo, Sezione prima, Capitolo terzo, pp. 452-473 (fino alla riga 11 inclusa).


Oltre a questa parte obbligatoria sono caldamente consigliate le seguenti letture:

1) Le pagine 473-484 dello stesso capitolo a titolo di completamento dell'intera sezione prima (fra corso e seminario)
2) I paragrafi 39, 40 e soprattutto 52 di Idee I a titolo di presentazione generale da parte di Husserl delle sue tesi circa il rapporto fra "cosa materiale percettiva" e "cosa materiale della fisica".


C

Valeria Bonservizi; Chiara Bosisio; Antonella Bottazzo; Alessnadra Carnevale; Chiara Citterio; Luca D'Elia; Emiliano Ferrari; Paolo Frigerio; Davide Innocente; Simona Pezzano; Marta Rossi.


D

Argomenti per le esercitazioni del Seminario della dott. Roberto Miraglia

1) La costituzione della cosa materiale nelle sue stratificazioni percettive.

Testo di riferimento: Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. Libro secondo, Sezione prima, Capitolo secondo.

Facendo leva sul commento di passi scelti del testo, la tesina deve illustrare in ordine "genetico" tutte le principali nozioni coinvolte nel concetto di cosa materiale (fantasma, schema, qualità, causalità, ecc.) e il loro rapporto.

 

2) Fenomenologia della relatività soggettiva della cosa sensibile.

Testo di riferimento: Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica.. Libro secondo, Sezione prima, Capitolo terzo, pp. 452-473 (fino alla riga 11 inclusa)

 

Facendo leva sul commento di passi scelti del testo, la tesina deve esporre i diversi strati di senso che l'indagine fenomenologico-genetica assegna all'idea della "soggettività" delle proprietà sensibili: la relatività generale della percezione al corpo proprio, le condizioni reali ottimali della percezione, l'ortoesteticità e le anomalie dal versante del corpo proprio.

 

3) Intenzionalità e soggettività della percezione.

Testo di riferimento: Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. Libro secondo, Sezione prima, Capitoli secondo e terzo, con l'ausilio dei paragrafi 39, 40 e 52 del libro primo.

 

Facendo leva sul commento di passi scelti del testo, la tesina deve rendere conto dell'affermazione husserliana, contenuta nei paragrafi indicati del libro primo, che la cosa materiale sensibile e la cosa della fisica sono un unica e medesima cosa diversamente determinata. A questo scopo è necessario mostrare come nella percezione spaziale le stesse circostanze (prospetticità, necessità delle cinestesi, "optima" percettivi, ecc.) facciano della percezione sia qualcosa di intenzionalmente diretta verso un oggetto che ha tutte le caratteristiche essenziali di una cosa materiale (interazione causale con altre cose, ecc.) indipendente dalla soggettività, sia qualcosa di insufficiente per raggiungere determinazioni per principio intersoggettive.

 

4) La distinzione fra realtà e parvenza nella costituzione della cosa materiale.

Testo di riferimento: Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. Libro secondo, Sezione prima, capitolo secondo fino a pagina 473.

 

Facendo leva sul commento di passi scelti del testo, la tesina deve illustrare la distinzione e il rapporto fra realtà (percezione in condizioni normali) e parvenza (percezione in condizioni anomale) quale si attesta già sul piano percettivo e mostrarne, in via di conclusione, il significato generale nell'ambito della discussione circa la natura della cosa materiale. fenomenologica indica un percorso chiarificatore dell'atto percettivo a partire da dinamiche associative.


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