Luis Alberto Molina Rojas

 

Luis Alberto Molina Rojas ha conseguito la laurea in matematica presso l'Università di Trieste nel 2001 con una tesi in topologia geometrica, su relazione del prof. Bruno Zimmermann e il dottorato di ricerca presso l'Università di Roma 3 nel 2004 con una tesi in geometria algebrica (The Chow Ring of the classifying space of Spin_8) su relazione del prof. Angelo Vistoli.


 

23 febbraio 2017
Gentile prof. Piana
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Ho letto le sue interessantissime dispense sulla musica greca e sulla matematica sottostante, "Album per la teoria greca della musica". Il rapporto tra matematica e musica è sempre stato qualcosa di misterioso per me. Essendo la matematica una passione che è venuta dopo quella musicale (ho scoperto la bellezza della matematica quasi per caso, attraverso un libro sull'ultimo teorema di Fermat regalatomi da mia madre, che mi fece capire in quinta liceo che la matematica non era quell'esercizio pedissequo e monotono che mi avevano propinato per anni), mi sono convinto che il mio amore per la bellezza formale della matematica sia stato profondamente influenzato dalla sensibilità che mi ha donato la musica. Il suo testo è stata una bellissima occasione per approfondire questa dialettica in cui rigore e libertà si combinano a creare una nuova realtà. Credo che i livelli in cui queste due arti si parlano siano molteplici: il più basilare è quello magistralmente spiegato nel suo Album, ma nell'ultimo capitolo vi è un accenno anche a un altro possibile livello, quello sulla "gravitazione delle melodie", che presuppone non solo una matematica "statica" (un'aritmetica) ma anche una matematica "dinamica", con l'introduzione del fattore tempo, attraverso il quale si dispiegano i "mutamenti".  Per me è stata una vera e propria rivelazione scoprire quanto in profondità  avessero indagato i matematici greci nel campo dei numeri razionali e delle serie geometriche, non immaginavo minimamente una tale ricchezza di contenuti. Avendo sempre relegato questa parte di matematica a curiosità  storica (si andrà  poi in altre direzioni), ho trovato di grande interesse le connessioni tra le parti più profonde di questi matematici greci (approssimazioni successive, concetto di limite) e le future teorie sviluppate nel 1500-1600 e portate a compimento da Newton e Leibniz, si tratta di due punti avanzati del pensiero logico matematico che si avvicinano molto senza per questo toccarsi, tuttavia sono rimasto impressionato di quanto a fondo fossero riusciti a andare questi aritmetici e geometri greci attraverso strumenti tutto sommato elementari. Concludo rapidamente ringraziandola molto per il bellissimo lavoro, oltre che per la parte matematica anche per  quella storica dedicata alla nascita della musica in Grecia e agli strumenti utilizzati, con una ricca iconografia che rende tutto più immediato e reale.
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Luis Alberto Molina Rojas




25 febbraio 2017
Gentile Luis Alberto Molina Rojas,

 
le sono molto grato per avermi scritto comunicandomi il suo accresciuto interesse per il rapporto tra matematica e musica che io ho trattato nel mio "Album" a proposito della teoria greca della musica. Per me, come lei può immaginare, è molto bello sapere che c'è qualcuno nel vasto mondo che trae spunti di riflessione dal mio lavoro - a distanza di anni dalla sua pubblicazione, ed al di là  di vie ufficiali e formali che perdono a mio avviso sempre più terreno di fronte all'avanzare di un rapporto più diretto ed accessibile tra l'autore e i suoi lettori. Sull'argomento di questo mio libro le suggerisco anche la lettura dello scritto di Stefano Cardini:"Nel suo Album per la teoria greca della musica, Giovanni Piana va alle radici fenomenologiche del Cosmo antico"
Ancora molte grazie con i miei saluti più cordiali.
 

Giovanni Piana