Alessandro Dell'Anna

 


 

Laureato in Filosofia a Torino con Maurizio Ferraris nel 1999, addottorato in Filosofia della Scienza a Genova con Carlo Penco nel 2004, ha insegnato per diversi anni nei licei di Torino, prima di riprendere nel 2016 il percorso di ricerca con un PhD in cotutela tra le università di Ghent (Musicologia) e Torino (Neuroscienze). E' autore di "Ecologicamente corretto. L'approccio sensomotorio alla visione", Aracne Editrice, 2006 e di L'emergenza del paradigma sensomotorio alla percezione, Mimesis, 2009. Altri saggi di filosofia della percezione si possono trovare in Academia.edu. Come sassofonista svolge una intensa attività musicale, di cui si può vedere una notevole documentazione nel sito Meredith4et. Fa inoltre parte del gruppo "Ingenui perversi".

 


 

15 agosto 2017
Gentile Professor Piana,
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Vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine per la lettura del suo album sulla teoria greca della musica, da me letto un paio d'anni fa e dal quale sono rimasto folgorato. Non solo in quanto filosofo, ma in quanto griko (originario della grecia salentina, Lecce), musico (sassofonista per lo più jazz), allievo del compianto Paolo Bozzi e figlio di grecisti (padre, in particolare), ho trovato il percorso da lei tracciato in quel libro una sorta di summa di ciò che costituisce la mia attuale identità di quarantenne. Pur occupandomi attualmente di temi abbastanza diversi, per quanto musicali, non dispero di poter tornare un giorno su queste pagine così dense di significato. E di prospettive.
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Alessandro Dell'Anna

16 agosto 2017
"Gentile Alessandro Dell'Anna,
non c'è certamente miglior regalo di quello che Lei mi ha donato! Sapere che un mio libro può ancora essere utilmente letto da una persona giovane ed attiva nel campo della cultura come è Lei e che mi scriva per comunicarmelo generosamente, come Lei ha fatto, è fonte non solo di soddisfazione, ma anche di emozione, perché sento che la sua lettura è partecipe dello stesso spirito con cui io ho scritto quel libro. Credo per questo che abbiamo, usando una parola grossa, ma giusta, degli ideali comuni. Io mi auguro che lei continui a perseguirli, perché è questo quello che conta. Il suo itinerario è molto notevole à sicuramente darà buoni frutti. Inoltre abbiamo anche in comune un riferimento umano particolarmente importante: Paolo Bozzi è stato mio amico fraterno, ed io ho potuto apprezzarne a fondo le grandi qualità".
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Giovanni Piana

 


 

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