Augusto Vagnini

"Il violinista, pianista e compositore Augusto Vagnini, mi ha dedicato un suo brano intitolato 'L'indicibile suono' che si può ascoltare in Youtube (www.youtube.com/watch?v=azuQ-hfTM30).

Si tratta di un raffinato e delicato brano di musica elettronica, di cui Augusto Vagnini ha conseguito il diploma, insieme a quello di violino, nel Conservatorio di Pesaro, la cui caratteristica eminente è quella di giocare su un primo piano molto vicino e un secondo piano molto lontano, talora intrecciati da elementi motivici chiaramente distinguibili . Nella presentazione video si rammentano figurativamente le coordinate fondamentali del suono e viene scritta la dedica.

 

 

Ho conosciuto di persona Augusto Vagnini solo assai recentemente a Roma nel dicembre del 2015, ed ho potuto apprezzare non solo quanto sia appassionata la sua dedizione alla musica, ma anche quanto essa sia attraversata da un'autentica ricchezza di pensieri. Ma ciò che ha stabilito tra noi un legame indissolubile è una telefonata che io ricevetti, dal più al meno, una decina di anni fa da lui, a me completamente sconosciuto, fatta unicamente allo scopo di manifestare il suo apprezzamento per la lettura del volume "L'intervallo". Egli mi chiese, senza por tempo in mezzo, un po' a bruciapelo e con genuinità per me sorprendente, se io fossi realmente consapevole di aver scritto un buon libro. Ancora oggi mi chiedo se possa realmente accadere una cosa simile, proprio mentre so che essa è accaduta.

Durante il nostro incontro romano abbiamo ascoltato insieme la mia composizione intitolata "Migranti" e Augusto Vagnini me ne chiese una copia. Forse aveva già in mente ciò che poco dopo ha realizzato: una sua versione di quel brano che, seguendone lo spirito e il senso, li arricchisce di sonorità dando luogo ad una vera e propria nuova composizione "a due voci": la mia e la sua. Questo nuovo brano, che può essere ascoltato in questo archivio insieme a "Migranti" è stato intitolato "Ricercare a due voci" per sottolineare sia la nostra viva compresenza, distinta e unitaria nello stesso tempo, sia nel ricordo della forma musicale il cui nome allude ad un girovagare senza una precisa meta, nome qui inteso metaforicamente sul quale gravano le speranze e i drammi della migrazione: che è ricerca di un miraggio, di un viaggio attraversato da sogni,troppo spesso tragicamente infranti".

Giovanni Piana, Praia a mare, 9 aprile 2016

Annotazione

Il mio intervento su “ Migranti “ è stato realizzato  sottolineando, raddoppiando  e traslando determinate sue parti e voci. In pratica ho preventivamente  realizzato dei timbri, prevalentemente inarmonici. In seguito ho associato questi timbri tramite MIDI ed ho letteralmente suonato sopra la composizione di Giovanni Piana.

Augusto Vagnini