Cattedra di Filosofia Teoretica I

Anno accademico 2000-2001

Seminario tenuto in collaborazione con la dottoressa Laura Scarpat

Argomento del seminario

Testi relativi al seminario

Partecipanti al seminario

Argomenti delle relazioni scritte

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La frequenza al seminario è condizione necessaria per poter sostituire il punto del 3 del programma d'esame con una delle tesine qui di seguito indicate. Non sono ammesse deroghe di nessun tipo. La tesina (che non deve essere inferiore alle 8-10 cartelle (1 cartella =2000 caratteri)) deve essere consegnata almeno dieci giorni prima della data in cui si intende sostenere l'esame. È naturalmente possibile avere ulteriori chiarimenti rivolgendosi al docente del corso o del seminario

 


A

ANALISI DELLE LEZIONI SULLA SINTESI PASSIVA DI HUSSERL

Il seminario ripercorre l'analisi da Husserl condotta sulla percezione, sulle sue caratteristiche peculiari e sulle regole interne ai processi percettivi. A partire dallo statuto degli atti percettivi all'interno dell'esperienza (sia in relazione agli atti di giudizio, sia al ricordo e agli atti immaginativi), verranno poi ricostruite nei punti salienti le modalità dei decorsi percettivi, individuandone peculiarità e leggi regolative, prima fra tutte l'associazione. In conclusione si analizzerà come l'associazione, fenomenologicamente intesa, costituisca una "forma e una legalità [...] che appartiene alla coscienza in generale", pur distaccandosi completamente dalla considerazione psicologica. Verranno letti e commentati passi dei seguenti testi (vedi B)

 


B

E. Husserl, Lezioni sulla sintesi passiva, ed. it. a cura di Paolo Spinicci, Guerini, Milano, 1973:

- Introduzione, par. 1, 2, 3 (pp. 34-47)

- Sez. terza, par 26, 28 (pp.169-177, 181-186): di questo secondo gruppo la trattazione sarà meno analitica e puntuale, ma importante per mostrare esempi di analisi concrete conseguenti ai punti evidenziati dall'introduzione.


C

ALEX CARNABUCI; ROBERTA CENATI; MARIA DI BLASIO; ERIKA FALCO; DANIELA GRAZIANI; ALESSANDRA SCHIEPPATI;

MONICA TOMBOLATO.


D

Argomenti per le esercitazioni del Seminario della dott.ssa Laura Scarpat

  1. "Per quanto compiutamente una cosa possa essere percepita, essa non coincide mai con la totalità delle proprietà che nella percezione le spettano e che la costituiscono in quanto cosa sensibile" (p. 33). Commentate questa frase di Husserl mostrando come in essa emergano alcune delle caratteristiche essenziali dell'atto percettivo.
  2. "La percezione [...] è coscienza originale"(p. 34). Mostrate come questa affermazione sia fondante nella descrizione fenomenologica dell'atto percettivo, pur nella sua intrinseca problematicità.
  3. "Ogni fase momentanea della percezione è dunque in sé stessa una struttura di intenzioni parzialmente piene e di intenzioni parzialmente vuote"(p. 38). Commentate questa affermazione di Husserl sottolineando come in essa, pur nella sua brevità, siano presenti gli elementi strutturali della percezione.
  4. "Il corpo proprio funge costantemente come organo percettivo"(p. 44): mostrate come in Husserl il problema del corpo proprio si leghi al tema della percezione, quale sia la sua centralità e il suo ruolo.
  5. "La fenomenologia dell'associazione è una prosecuzione ad un più alto livello della teoria della costituzione originaria del tempo"(p. 170): commentate quest'affermazione husserliana mostrando come essa implichi una revisione del concetto stesso di associazione rispetto a quello tradizionale, e riveli la centralità di questo problema nel pensiero di Husserl.
  6. "All'associazione immediata, al ridestamento immediato, appartiene la somiglianza fra il ridestante e ciò che è immediatamente ridestato"(p. 174), mostrate come in quest'affermazione che apre la trattazione husserliana dell'associazione si delinei una sua struttura fondamentale e come essa operi su più livelli.
  7. "Noi possiamo infatti vedere ed afferrare direttamente solo dove abbiamo qualcosa che emerge per sé"(p. 181), commentate sottolineando come qui si intreccino gli elementi centrali della fenomenologia dell'associazione, del senso in cui Husserl intende questo problema e dei modi in cui la descrizione fenomenologica indica un percorso chiarificatore dell'atto percettivo a partire da dinamiche associative.


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