Presentazione

Il brano "Musica di foglie" riprende queste tre parole dalla poesia di Giovanni Pascoli "Nel Parco" (Myricae, Alberi e Fiori, III). A mio avviso questa poesia mostra un aspetto del Pascoli che mi sembra troppo trascurato dalla critica. In Pascoli non vi è solo l'ombra della morte che si proietta ovunque, ma anche una concezione del mondo come un mondo sonoro-musicale dove tutto vive: non solo uomini ed animali, ma anche fiori, alberi, e persino cose, la natura tutta. Per far valere questa concezione non si esita a ripercorrere la via delle fiabe: l'immaginazione fiabesca agisce diventando poesia e filosofia della vita. In questo mondo fiabescamente trasfigurato i monelli possono rumorosamente giocare a rincorrersi nel giardino del palazzo, il quale quel rumore non gradisce e, standosene muto e aggrottato, manifesta la sua ira a quel "rombazzo"  rimandando un cupo "battito d'ira", mentre gli alberi, giocando gioiosamente con i monelli, "cantano al vento". E vi è un "cicaleccio di tra gli allori", s'odono suoni che sembrano "strilli" di piviere, dappertutto vi sono "fremiti sonori", dappertutto vi è "musica di foglie"...[G.P.]

 

Giovanni Piana. Musica di foglie

 


Il brano musicale è stato realizzato con un NanXiao (flauto cinese)
e coro a bocca chiusa.

 


 

Nan Xiao


 


 

Giovanni Pascoli

NEL PARCO


Certo il signore, e la chiomata moglie,
partì pe’ campi, ché già il tordo zirla:
muto, tra un’ampia musica di foglie
                             (dolce sentirla

d’autunno, a tarda notte, se il libeccio
soffia con lunghi fremiti sonori),
muto è il palazzo. S’ode un cicaleccio
                                di tra gli allori ;

un cicaleccio donde acuti appelli
s’alzano come strilli di piviere:
il gatto è fuori: ruzzano i monelli
                           del giardiniere.

Torvo, aggrondato, il candido palazzo
formicolare a’ piedi suoi li mira;
e sì n’echeggia un cupo, a quel rombazzo,
                                       battito d’ira;

ma non s’adira il giovinetto alloro,
il leccio, il pioppo tremulo ed il lento
salice: a prova corrono con loro;
                         cantano al vento.

 

Piviere: Uccello dalle parti superiori nerastre con innumerevoli macchie gialle...(L. M. Capelli, Dizionarietto pascoliano, Livorno 1916)